Oggi, durante la mia passeggiata in campagna, mi sono incantata a guardare un mandorlo fiorito; è ancora presto, siamo solo agli inizi di febbraio, eppure i suoi fiori si sono già aperti e gridano la loro bellezza al mondo.
Mi sono fermata un po’ a meditare ai suoi piedi, impossibile non farsi inebriare da quel dolce profumo di miele e non farsi cullare dal brusio delle api.
Questo siamo semplicemente chiamati a fare: fiorire, ad esprimerci con tutta la nostra forza. Ognuno a suo modo, senza sforzi: una margherita è e può essere, soltanto una margherita e nessun altro fiore. Inutile cercare di accelerare i tempi con abbondante acqua o con più sole, c’è un solo momento giusto, ognuno il proprio.
Con la fioritura qualcos’ altro accade. Naturalmente attratte da tanto profumo e tanta bellezza. giungeranno le api, a godere di tanta abbondanza ed a svolgere il loro compito di impollinazione. La natura anche in questo è una grande insegnante: ci mostra che non c ‘ è bisogno di fare, cercare, ma solamente restare nella piena espressione di ciò che siamo, e questo fa si che qualcosa accada.
Imparare l’ arte della contemplazione: nel momento in cui ci arrendiamo al cercare, le cose ci vengono incontro.
Osservare la bellezza intorno a noi, quanto ci siamo immersi, attiva in me un profondo senso di pace e di gratitudine. La natura è sempre stata per me fonte di grande sostegno e di profondi insegnamenti.
Ringrazio tutte le persone che ho incontrato nel mio cammino ma soprattutto ringrazio me stessa per essermi permessa (e ogni volta che ancora me lo permetto) di restare ferma ad ascoltare, quando il mare si era fatto particolarmente agitato, le onde alte e la tempesta ormai vicina. Sono rimasta, non al timone della barca (no quello l ho lasciato al vento e alle onde: l ho lasciato alla vita) ma in me, ad osservare, lasciando che tutto mi attraversasse, perchè arrendersi a volte è l unica via possibile.