SIAMO PURA COSCIENZA CHE FA ESPERIENZA IN UN CORPO,
SIAMO SENZA CONFINI
Eckhart Tolle
L’ORIGINE
La Biodinamica Craniosacrale è una pratica che deve la sua nascita, nel corso degli anni 50, all’osteopata W. G. Sutherland, che cominciò a sviluppare il concetto di presenza di forze biodinamiche che emergono dalla profondità della quiete. Sviluppò la teoria sull’esistenza di un meccanismo respiratorio primario, ovvero un movimento ritmico che si esprimeva nella parte più densa del corpo (i tessuti, le fasce, le ossa…), ma anche nei fluidi e nella nostra connessione con la natura.
Nell’ultima parte della sua carriera il suo lavoro cominciò a cambiare e Sutherland passò da un orientamento biomeccanico (indurre) a un orientamento Biodinamico (facilitare).
Cominciò a parlare di Respiro della Vita come intenzione divina nell’atto del creare, come forza, come potenza e profonda saggezza che esiste in noi, che tutto crea e organizza.
Scrisse di un approccio in cui non venivano usate forze esterne, ma si riponeva fiducia in questa potenza per iniziare e portare a termine i processi di guarigione. Ciò che deve succedere non si comprende attraverso analisi o test di movimento, ma è un fattore di ciò che Sutherland chiamò intelligenza del sistema e intenzioni del Respiro della Vita.

COSA ACCADE DURANTE UNA SEDUTA
Ricevere una seduta di Craniosacrale Biodinamico è un’occasione, una possibilità. È un invito a rallentare, a stare nel momento presente, a radicarsi nella semplicità. È l’esplorazione del ritorno ad uno stato di calma e centratura.
Attraverso un tocco delicato sul corpo vestito mi oriento alla persona nella sua interezza e ne ascolto i ritmi lenti e sottili. Se mi soffermassi sull’ascolto delle problematiche del corpo, dei suoi blocchi e tensioni ne troverei molti, ma è a quella sensazione di Quiete e di Vita che mi oriento, in modo che anche il sistema del ricevente possa dirigersi nuovamente in quella direzione.
Tutte le posizioni delle mani usate nella seduta sono finestre da cui ascoltare. Concedendo spazio all’ascolto ricettivo nel momento in cui rinunciamo al voler afferrare, voler ottenere, le cose ci vengono incontro… “accadono” diventando pura contemplazione affinché l’intelligenza del corpo possa manifestarsi e far emergere la sua storia, liberandosi così da tensioni e rigidità facilitando fluidità, vitalità e creatività.
Nella Biodinamica Craniosacrale non ci sono obiettivi o intenzioni mentali, non c’è l’intenzione di indurre o di aggiustare ma solo l’ intento di sostenere o avviare un processo di guarigione. Durante una seduta si incontra la persona e se stessi in un altro spazio e ci si intreccia insieme alle forze dell’Universo.
Si ha davvero la sensazione di essere compresi, accolti, coccolati, di tornare veramente a Casa.
“Tutta la vita avviene in movimento.
Tutta la guarigione avviene nella quiete.”
Rollin Becker
QUANDO TI PUO’ ESSERE UTILE
- in momenti di forte stress
- se soffri di insonnia
- se soffri di mal di testa ed emicranie
- per stati di ansia, panico
- dopo un lutto, una separazione
- in seguito a traumi, shock, incidenti
- supporto in momenti di difficoltà e vulnerabilità
- riscoprire e rafforzare le proprie potenzialità
- per traumi della nascita
- per sostenere un periodo di convalescenza
- per integrare e superare un’esperienza difficile
- per dolori, tensioni,
- per migliorare l’umore
- per stimolare l’autoguarigione
GLI EFFETTI
Maggiore chiarezza, apertura, capacità di accettare le cose per come sono; vivere con più serenità le situazioni difficili rimanendo testimoni senza esserne travolti; sentire amore e compassione per noi stessi e di conseguenza per gli altri; desiderare di poter cambiare il nostro modo abituale di vivere se ci sono degli aspetti che ci fanno soffrire; semplicità, coraggio, sentirsi capaci di poter affrontare i cambiamenti e l’ignoto.
Adatta ad adulti, bambini, adolescenti ma anche per neonati ed anziani.
“Non c’è nessun luogo dove andare, non c’è nulla da raggiungere, si tratta solo di divenire più pienamente presenti alla nostra natura. Tale natura risiede nel corpo.”
Mike Boxhal